mercoledì 5 novembre 2008

DEL NOME, DELL'ACQUA E DELL'AMORE


Toglimi il nome, ti prego,
perché non quello farà mai la differenza
liberami
dalla mia storia già ordinata
da mani che non conoscono le mie,
da occhi che non vedono il mio mondo,
dà alla mia storia
l'importanza di una goccia
di pioggia nel vento che passa
o se proprio vogliamo esagerare
di una rondine che insegue
un raggio di sole
e gira intorno al mondo
spesso bello e rotondo
dove andare
è anche sempre tornare
e cogli in silenzio un papavero rosso
tra i fiori gialli
dell'orto insieme a me.
Lasciami essere
puramente il genere
da cui sono anche nata,
quel marchio così indelebile sull'anima
donna - come considerata-
questa luna che ogni mese nasce e muore
e gira intorno
a questo sole, questo sole, questo sole.

Toglimi il trucco, il velo e la cintura
fa a pezzi ad uno ad uno l'armatura
e senti solo la luce che nasce
e lega la bellezza al sorriso,
sul viso sognante, la sera,
l'armonia del mistero
che fa incontrare le dita
senza sapere qual è il nome vero
da dare alla vita -
il viso allegro di chi conosce soltanto
tutto ciò che non sa
epperò va,
sollevami, ti prego
da ogni sacralità

come donna - questo al di là dei nomi
che si descrive
dentro diversa forma,
dopo il salto che unifica la mente
e la conduce verso la libertà.

Lontano il giorno in cui
sapremo uguali
sentire l'altro
esattamente cosa sente
essere un'unica pelle
in una storia
per abbracciare tutto
l'esistente.

La rivoluzione o accade
in un momento
o non accade mai.

Ci arriverò. Lo sento.
L'ho già scritto :
inganno il tempo con sotterfugio
fraudolento, per rimandare
l'appuntamento con il mondo.
Lasciatemi sognare, oserei dire,
che l'attenzione ridente della vita
sia causa giusta
di questa gioia sovversiva
felicità di esistere,
pura manìa, infinibile, infinita.
Ogni tanto (come donna,
nel terzo millennio
ancora coscienza appena nata
e a che fatica )
un po' sfinita .

Toglimi il nome
e guarda la vita che passa
anche attraverso me mentre
attraversa te, il vento
che scuote gli ulivi senza romperli,
il movimento spontaneo
che accade
in ogni parte del mondo,
ogni volta che la mia mano
si avvicina alla tua
senza paura.
Forse allora
troveremo di nuovo
il coraggio dei bambini
nel cuore.

Toglimi il nome
e ridammi l'amore.

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