mercoledì 9 dicembre 2009

Gli odori: fili caldi che raccontano la vita.


Era l’odore dolciastro di mandorle tostate, che mi teneva li in quella casa,più che le parole di Ninni, erano concetti troppo complessi per una tredicenne, eppure lui si ostinava a volermi li mentre ripeteva le sue lezioni di studente di ingegneria..

Oggi tutte le volte che sento l’odore delle mandorle ripenso a quei pomeriggi , le parole che ripeteva Ninni hanno un senso , potrei perfino metterle in fila e costruirci un discorso.

E cosi l’odore della cioccolata calda , mi riporta alle storie di mia nonna, storie bellissime di un’epoca lontana , nonna mi parlava d’amore ,della sua idea d’amore , allora la ascoltavo con il profumo della cioccolata nelle narici e non capivo bene cosa dicesse. Adesso se volessi una perla di saggezza antica basterebbe mettere sù il pentolino e fare una buona cioccolata, l’aroma denso e profumato sciorinerebbe concetti espressi in maniera semplice ma dolcemente complicati.

E dell’odore dello zucchero filato?

Delle caramelle anice e menta?

E quello della sua macchina?


L’odore acre in quell’abitacolo mi metteva a disagio, non riuscivo a capire cosa fosse.

Adesso quell’odore ha senso e’ l’odore che traccia il confine tra passato e presente, tra essere e avere, è l’odore della terra di nessuno, ove si ha l’illusione di potersi riempire i polmoni d’ossigeno dove il destino dipende da un lancio di dadi che ruzzola su un prato sbocciato in colori di rose e coperto di petali e spine.

E’ l’odore di voglie latenti, che montano lievi e violente, in soffici strati d’osceni e pii desideri mai osati, neppure, pensare; l’odore di giorni che scorrono lenti, nella pigra speranza che arrivi la piena e faccia giustizia togliendo la melma dal fondo del tempo rimasto e trascini i detriti lontano, giù, verso la foce e poi, finalmente, li disperda nel mare

Gli odori: fili caldi che raccontano la vita.


8 commenti:

  1. cara eli non le trovo,mi spiace, ma non le trovo.
    Cosa? chiederai tu.
    Le parole, rispondo io.
    Resto sempre piacevolmente stupita, quando ti leggo.
    In pochi minuti, mi hai fatto tornare in dietro di tanti anni ( circa 35)e mi hai fatto rivivere la mia infanzia e i suoi odori.
    Odori e profumi che ritrovo quando vado a casa dei miei zii. Ogni casa ha la sua fragranza composta dalle persone che la compongono.
    possono cambiare i mobili e le mura, ma se in quell'appartamento ci sono le stesse persone, la casa attinge da loro una sua caratteristica profumazione.
    Non sono brava a descrivere le sensazioni come fai tu.....ma sappi che ogni volta me ne susciti di profonde ed emozionanti. patty

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  2. La vita, passa lenta come le nuvole che vedo all'orizonte dispersi tra i miei pensisieri.

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  3. Bellissima questa cosa che hai scritto. Capisco perfettamente cosa vuoi dire. Niente come gli odori ha la capacità di creare il "ricordo totale" inteso come amalgama di stati d'animo odori sapori e il riaffiorare di altre cose che ai tempi facevano da corollario al ricordo principale. Non sono d'accordo nel vederlo come un confine tra passato e presente, per me è più un trait d'union tra i due mondi una catena che li unisce ora più che mai.
    Riguardo la piena che porti via i detriti ho paura per te che arrivi solo con la grande consolatrice e a quel punto non sono solo i detriti a finire dispersi in mare.
    .
    Le caramelle anice e menta... eheheh!

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  4. O COME: "forse ancora non sai se ti manco come il tuo odore a me".
    Ciao veleno, la consolatrice ci solleva da tutto...heheheh baci

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  5. Ciao maurizio , grazie per i versi che lasci ad ogni tuo passaggio
    baci lisa

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  6. grazie della tua visita passa più spesso così potrai capire che tipo sono ciaooooooooo

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  7. la memoria affettiva legata ai profumi della nostra vita regala emozioni meravigliose

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