mercoledì 17 dicembre 2008

Lisa




Era un pomegiggio del novembre dell'80,
eravamo alla stazione
aspettavamo che arrivase quel treno (l'ARCHIMEDE)
-Avevamo lasciato mia madre con gli occhi rossi dal pianto
lui l'aveva rimproverata "perchè piangi? non e' morta ancora",
mia sorella li guardava entrambi smarrita.
Io cinica e fiera non battevo ciglio. -
Che squallore quella stazione!
altoparlanti gracchianti diffondevano note,
Incrocio gli occhi di mio padre ,
dietro alla nuvoletta del fumo della sua sigaretta
sono appannati ,
sembra stia per piangere ,
distolgo lo sguardo...
l'altoparlante gracchiante diffonde le note di quella canzonetta:
..."Lisa se n'è andata via, qui non è più casa sua, "...
Forse mio padre mi voleva bene!

Dei tuoi piccoli fermagli
per capelli,che ne fai,
li hai lasciati abbandonati
tra i cuscini senza di noi.
Luci tutte spente,non è aperto
neanche un bar,
salgo lentamente le mie scale,
ma che sarà.
Lisa se n'è andata via,
qui non è più casa sua,
Lisa se n'è andata via
non è più mia.
Lisa se n'è andata via
stupida la sua follia
libera,dovunque sia,
non è più mia.
Qualche scusa addosso ,
brava com'è, si inventerà.
La mia Lisa, adesso
Ma di chi è,
di chi sarà.
Verso nel bicchiere chiaro
vino rosso, lo so già,
la mia mente adesso sul soffitto
volerà!
Guardo l'orologio: "Mezzanotte"
batte già,
ma la mia Buona Notte, adesso
chi me la dà.
Lisa se n'è andata via.

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