venerdì 19 dicembre 2008

Sono un ossimoro


Un anno fa piu' o meno un' " amico" parlò dell'ossimoro, ne fece una spiegazione letterario-filosofica avvincente...cosi l'ossimoro cominciò a tormentarmi tanto che, mi sono convita di essere io stessa un ossimoro e vi spiego perchè:
Sono un' eremita che diventa perfetto animale da compagnia, ma sia ben chiaro, solo con chi scelgo. Per il resto non rompetemi le palle. Non chiamatemi. Non suonate alla mia porta. Non scrivetemi. Non pretendetemi e non guardatemi con insistenza… per favore … E vi prego… non fatemi gli auguri!!!
Ditemi piuttosto: “Bella stronza che sei!”. Ci godrei di più.
Sono un cubo di Rubik. Colore. Gioco. Ricerca. Sfida. Creatore di nervosismo o esaltazione.
Sono una punteggiatura d’inchiostro rosso. Spesso un punto esclamativo. A volte puntini di sospensione. A tratti un maldestro punto di domanda.
Sono una macchia di tempera. Fucsia. Ma in certi giorni sono solo un buco nella tela.
Sono o no un ossimoro?

P.S.L'ossimoro (pronunciabile tanto ossimòro quanto ossìmoro, dal greco ὀξύμωρον, composto da ὀξύς «acuto» e μωρός «sciocco») è una figura retorica che consiste nell'accostamento di due termini in forte antitesi tra loro. A differenza della figura retorica dell'antitesi, i due termini sono spesso incompatibili. Si tratta di una combinazione scelta deliberatamente o comunque significativa, tale da creare un originale contrasto, ottenendo spesso sorprendenti effetti stilistici.

3 commenti:

  1. hahaahahha mi fai morire.mi ci ritorvo tale e quale. che sia un pò ossimoro anche io??

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  2. ops me so scordata di firmarmi Patty

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  3. EH gia cara patty altrimenti come ci si comprenderebbe...ed io apprezzo molto gli ossimori...smack

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