mercoledì 7 gennaio 2009

da:La pazza della porta accanto di Alda merini


….la follia...un tesoro e uno stimolo per vivere
e cercare di dare un senso all'esistenza ,
spesso vissuta come non senso..


.....io sono una sedia, una sedia su cui non siede nessuno....

...piango di tanto aspetto e di tanto aspettare....


Il libro non è intriso solamente di disperazione nera, di continue fughe da una realtà sostanzialmente squallida, di lunghi momenti di solitudine senza rimedio di un affetto,vi sono, infatti, pagine dense di vita e di voglia di ricominciare, quasi come se il dolore e la follia fossero delle tappe inevitabili per spalancare quelle finestre sull’esistenza che ci permettono di assaporare dolcemente fino in fondo anche un solo attimo della nostra quotidianità, di vedere e apprezzare un petalo cadere lentamente e volare via con uguale lentezza.

Una frase della merini mi pare che racchiuda in sé l’intero nucleo del suo vissuto, la rinascita dopo un tenue soffocato grido di dolore:


Cos’è il dolore?

Una traccia di nero della coscienza,

un segno di demarcazione

una cancellazione improvvisa.

Qualcuno che ti ha sfregiato,

ma più che sfregiato ti ha sepolto dimenticato.


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