domenica 18 gennaio 2009

Nulla


Nessuno mi aveva mai detto che sarei diventata un ammasso pulsante di sogni e desideri. Pensavo che ad un certo punto, sarei diventata semplicemente "finita", "compiuta".Nessuno mi aveva mai spiegato che invece è tutto un trasformarsi, un ribollire, un mescolarsi di milioni di impulsi. Sento così tanta strada sotto ai miei piedi e così tanta strada già percorsa alle mie spalle. E mi cullo girandomi indietro. Tanti ricordi scivolano tra le dita,
Ricordi che si attaccano addosso, con la paura di non poterne più avere di così vividi, di non poter trovarne, viverne e sudarne altri all'altezza di quello che ho vissuto. Ho sempre pensato che i massi dei miei giorni passati si sarebbere trasformati in piume ed esse in ali ed un giorrno avrei lasciato la terra in volo ma oggi come allora avverto la stessa insopportabile pesantezza di giorni insopportabili all'aprire degli occhi ed una dolorosa angoscia nell'addormentarmi la notte.Ho cominciato ad aspettare con impazienza il momento di andarmene oltre..e compio gesti invento cose per non far si che non mi maledica per non aver saputo dare.Avrei voluto appartenere a qualcuno ed essere distesa morbida per i suoi affanni, l'ossigeno per le volte in cui egli sott'acqua sarebbe andato, fabbricato sogni per ogni sua delusione...e che con me scordasse il dolore dei suoi anni e urlasse al vento i suoi "ti voglio bene ".Ma sono nulla e al nulla io appartengo .

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