giovedì 15 gennaio 2009


Quanti anni ha non lo sa più, erano 45 o 46 l'ultima volta che s'era guardata ad uno specchio poi aveva deciso di non contare, di non guardare piu il suo viso. Lili tutti la chiamano Lili , ma il suo nome? L'ultima cosa che ricorda è quella sera...che tornando a casa ci trovò Francesco, rientrato in anticipo era li ...un alieno per lei ormai ... quel pensiero che da mesi la perseguitava: diventeremo vecchi insieme, incartapecoriti ed estranei al resto del mondo. Non riusciremo più a capire di che cosa parlano in TV e i vicini di casa ci sembreranno tutti matti. Spero di morire prima d'un colpo secco. Ma che dico, non invecchieremo insieme io e Francesco. È finita. Ecco cosa aveva pensato quel giorno di quell'anno ..lili quella che è sconosciuta a tutti e sopratutto sconosciuta a se stessa...vaga tra la stazione e il parco , a volte sembra serena ...e qualcuno intorno a lei mormora:" poverina"...altre volte è la pazza del parco....nessuna pieta' per la pazza....Lili urla , poi ride ....e poi urla di nuovo....nella sua mente , si affollano i fantasmi, ma poi torna a ridere , come se fosse attraversata da un pensiero lucido e felice , povera Lili, quel motivo nella testa e'un pò la sua storia ma non sa non puo' non vuole raccontarla, la sussurra tra sè e sè e le emozioni la sommergono, Lili piange ride e poi urla....ma è libera, libera! ......e le tre parole tornano: povera sola e pazza....


Me ne sto lì seduta assente
con un cappello sulla fronte
e cose strane che mi passan per la mente.
Avrei una voglia di gridare
ma non capisco a quale scopo
poi d'improvviso piango un poco
e rido quasi fosse un gioco.
Se sento voci non rispondo
e vivo in uno strano mondo
dove ci son pochi problemi
dove la gente non ha schemi.
Non ho futuro né presente
e vivo adesso eternamente
il mio passato è ormai per me distante.
Ma ho tutto quello che mi serve
nemmeno il mare nel suo scrigno
a quelle cose che io sogno
e non capisco perché piango.
Non so che cosa sia l'amore
e non capisco il batticuore
per me un uomo rappresenta
chi mi accudisce e mi sostenta.
Ma ogni tanto sento che
gli artigli neri della notte
mi fanno fare azioni non esatte.
D'un tratto sento quella voce
e qui comincia la mia croce
vorrei scordare e ricordare
la mente mia sta per scoppiare
E spacco tutto ciò che trovo
ed a finirla poi ci provo
tanto per me non c'è speranza
di uscire mai da questa stanza.
Sopra un lettino cigolante
in questo posto allucinante
io sogno spesso di volare nel cielo.
Non so che male posso fare
se sogno solo di volare
io non capisco i miei guardiani
perché mi legano le mani.
E a tutti i costi voglion che
indossi un camice per me
le braccia indietro forte spingo
e questo punto sempre piango.
Mio Dio che grande confusione
e che magnifica visione
un'ombra chiara mi attraversa la mente.
Le mani forte adesso mordo
e per un attimo ricordo
che un tempo forse non lontano
qualcuno mi diceva t'amo.
In un addio svanì la voce
scese nell'animo la pace
ed è così che da quel dì
io son seduta e ferma qui.

(Sognando di Mina)

2 commenti:

  1. Hi..I understand little Italian..but I like your blog..I translated some of the poems.

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