venerdì 20 febbraio 2009

Morti si nasce,vivi si diventa!

Serinasco (un dubbio paese vicino a Buccinasco) Orinasco (un paese dove mi scappa il dubbio?).
Rinascere è da forsennati: quel forse dice che probabilmente non siam nemmeno nati? E allora cosa è tutto questo giro di certezze che abbiamo in vita? Sotto la vita che tipo di cintura portiamo, quella di “castità”? Perché amputiamo ciò che non conosciamo o ci fa paura scoprire? E mi chiedo: il segno che lascia in vita la mutanda, nell’aldilà scompare? Provare ad andare al di là di questo ristretto al di qua? Non concepisco perché si concepisca solo il concepibile (è inconcepibile!): non capisco perché chi crede solo nella reincarnazione delle unghie non possa pensare mai all’incredibile: che si rinasca. Non concepisco perché solo una religione o meglio-peggio le religioni credano di poter parlare al di là (e penso: parlare all’aldilà dell’aldilà o dall’aldilà). Come è possibile che si parli solo di reimpianti (qualcosa a che fare col piangere?), di preservativo (anche se giustissimo e lecitissimo) o di diritti del concepito; ripeto: e di quel che non si riesce a concepire? Quando cominciamo a parlarne? Prima che dei sacro-santi diritti dei neonati vogliamo iniziare a disquisire dei diritti dell’Anima?


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