venerdì 20 febbraio 2009

Salvatore Quasimodo, Ed è subito sera

Hans von Marées (1837-1887), The ages in life (1878). Berlin, Nationalgalerie.


Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera



Ognuno sta solo al centro del suo territorio o al centro della sua città, allorché è colpito dalla illusione della felicità, dal raggio del sole che subito tramonta, e arriva la morte che porta via la vita e cancella ogni cosa. È il tema della solitudine insita in ogni uomo. Ognuno è solo con se stesso, anche se vicino agli altri. La solitudine si affievolisce, ma non scompare quando l’uomo trova l’amore di una donna o di uomo e l’amore dei figli. Ma anche nelle migliori condizioni possibili è sempre solo: se si ammala è lui a soffrire e se muore è lui a morire. Gli altri possono fare molto, possono lenire le sofferenze ma non debellarla e non possono salvarle dalla malattia o dalla morte. Ogni uomo è solo con se stesso mentre si illude di poter capire la vita e si inganna di afferrare la felicità. Subito arriva la morte che rapina ogni illusione e ogni felicità.

Nessun commento:

Posta un commento