"Si sarebbe detto che Vanina si divertisse di più a tormentare il giovane Livio Savelli, che pareva molto innamorato di lei; era il giovane più attraente di Roma ed era principe anch'egli, ma se gli avessero dato da leggere un romanzo, l'avrebbe gettato via dopo venti pagine, dicendo che gli faceva venire il mal di testa. E questo era un grave difetto agli occhi di Vanina."Un giovane carbonaro fugge da castel Sant’Angelo. Ferito, con le guardie che gli danno la caccia per le vie di Roma, egli trova rifugio nel palazzo di Asdrubale Vanini. Vanina crede di riconoscere nel corpo insanguinato dell’evaso una graziosa fanciulla, ma in una delle sue visite riceve la confessione che si tratta in realtà dell’infelice prigioniero. Pubblicato nel 1829, Vanina Vanini racconta due sentimenti, l’amore e la libertà.


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