venerdì 20 febbraio 2009

Teatro dell'assurdo


(La Cantatrice Calva di Eugène Ionesco)

Il termine è stato coniato dal critico Martin Esslin che ne fece il titolo di una sua pubblicazione del 1961 : "The Theatre of the Absurd". Per Esslin il lavoro di questi autori consiste in una articolazione artistica del concetto filosofico di assurdità dell'esistenza , elaborato dagli autori dell'Esistenzialismo(si vedano le tesi di Jean-Paul Sartre negli anni '30 e quelle successive di Albert Camus nei romanzi, nel teatro e nella saggistica). Le caratteristiche peculiari del Teatro dell'Assurdo sono il deliberato abbandono di un costrutto drammaturgico razionale e il rifiuto del linguaggio logico-consequenziale. La struttura tradizionale (trama di eventi, concatenazione, scioglimento) viene rigettata e sostituita da un'alogica successione di eventi, legati fra loro da una labile ed effimera traccia (uno stato d'animo o un'emozione), apparentemente senza alcun significato.

Il Teatro dell'Assurdo si caratterizza per dialoghi senza senso, ripetitivi e serrati, capaci di suscitare a volte il sorriso nonostante il senso tragico del dramma che stanno vivendo i personaggi. Tra i maggiori esponenti del Teatro dell'Assurdo (che potrebbe avere come "padre" letterarioAlfred Jarry) vanno ricordati Samuel Beckett, Eugene Ionesco e Arthur Adamov la seconda generazione del Teatro dell'Assurdo ha avuto come protagonisti Harold Pinter, Robert Pinget. Anche Jean Genet autore di "Le serve" era stato inizialmente inserito nel gruppo originario.

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