giovedì 26 marzo 2009
La stupida' infinita e inguaribile, ecco perche' e' utile
E' presente in ognuno di noi, e sempre più di quello che pensiamo
Psicologia: la stupida' infinita e inguaribile, ecco perche' e' utile
Secondo molti studiosi, ha in se' anche una funzione evolutiva: puo' farci compiere atti avventati che, però, possono
portarci ad un nuovo progresso
Infinita, contagiosa, spesso inguaribile.
E' la stupidita' che ognuno di noi si porta dentro, ma che, secondo molti studiosi, ha in se' anche una funzione evolutiva:
puo' farci compiere atti avventati, errori che, se riconosciuti, possono portarci ad un nuovo prog
Secondo molti esperti, l'uomo porta in se' la stupidita' da sempre, il primo fu proprio Adamo, che per un frutto perse il paradiso.
Ma cosa si intende per stupidita'?
Di certo non l'opposto di intelligenza, poiche' anche gli intelligenti possono compiere azioni da stupidi senza accorgersene o ammetterlo a se stessi.
Una definizione della stupidita' arriva dallo storico ed economista Carlo Cipolla: una persona stupida e' quella che causa
un danno a un'altra persona o a un gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per se', o
addirittura subendo una perdita.
''La nostra vita e' punteggiata da perdite economiche, di tempo o di energie. -dice lo studioso-
E la causa sono le improbabili azioni di qualche assurda creatura, che nei momenti piu' impensabili ci provoca danni, per
di piu' non guadagnandoci nulla in cambio''.
Ma, solo alcuni sono stupidi?
In realta' no, dicono gli esperti.
Forse lo siamo proprio tutti. Secondo Gianfranco Livraghi, ricercatore e autore de 'Il potere della stupidita'', ''si tende adV etichettare come stupidi tutti i comportamenti che non rientrano nei nostri schemi mentali ordinari.
Ma pensare che solo gli altri siano stupidi e' un circolo vizioso.
In ognuno di noi c'e' un fattore di stupidita' che e' sempre maggiore di quello che pensiamo''.
Dunque la stupidita' non e' una prerogativa solo di alcune persone.
Il problema e' che difficilmente ci si rende conto di esserlo.
Questa ''nemica invincibile'' e' stata a lungo studiata per capire davvero da cosa provenga. ''In ambito clinico la stupidita' e' la malattia peggiore, perche' e' inguaribile'' spiega Luigi Agnolli, docente di psicologia della comunicazione all'universita' di Milano-Bicocca.
Che aggiunge: ''Lo stupido e' portato a ripetere sempre gli stessi comportamenti perche' non e' in grado di capire il danno che fa e quindi non puo' autocorreggersi''.
Uno studio dell'universita' inglese di Exeter ha identificato un'area nel cervello, nella regione temporale della corteccia,
che si attiva per non ripetere un errore gia' commesso.
Se alla base della stupidita' ci fosse un'anomalia di questa regione forse un domani sara' possibile correggerla con un
intervento.
Tuttavia la stupidita' ha una funzione evolutiva: serve a farci compiere atti avventati, che in molti casi possono essere piu' utili del non far nulla.
''In quanto atteggiamento irrazionale, consente all'uomo di accettare sfide che normalmente non accetterebbe.
E la deviazione dalla stupidita' porta alla genialita' e all'invenzione di soluzioni innovative'' osserva, dunque, l'autore de 'Le strategie della stupidita'', Francesco Betti.
Nell'esperienza dell'errore c'e' sempre un progresso della conoscenza.
Quindi bisogna riconoscere e annullare gli errori. Non a caso lo scrittore Paul Vale'ry diceva: ''C'e' uno stupido dentro di me.
Devo approfittare dei suoi errori''.
Storicamente la stupidita' e' una piaga che affligge l'umanita'.
''Non potremo mai sconfiggerla del tutto -afferma ancora Carlo Cipolla- ma i suoi effetti possono essere meno gravi se
capiamo come funziona''.
Cipolla ha individuato tre caratteristiche per prevenire e curare.
Eccole.
La prima: La stupidita' e' inconsapevole e recidiva.
Dunque, chi e' stupido non lo sa ed e' quindi piu' pericoloso.
La seconda caratteristica: La stupidita' e' contagiosa.
Le folle sono piu' stupide delle singole persone che la compongono. Il contagio emotivo diminuisce le capacita' critiche.
La terza e ultima caratteristica individuata da Cipolla tocca il potere e alcune figure storiche che lo hanno gestito.
''Il potere rende stupidi'' diceva Nietzsche.
Basti pensare a Luigi XVI, che nel giorno della presa della Bastiglia appunto' sul suo diario ''Oggi niente di nuovo''.
Come non ricordare anche la decisione di Napoleone di attaccare la Russia in pieno inverno, col risultato che l'armata
francese venne decimata dal freddo prima che dalla battaglia, o le disfatte prevedibili di Caporetto, Vietnam e Iraq di oggi.
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