
La collina
Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley,
l’abulico, l’atletico, il buffone, l’ubriacone, il rissoso?
Tutti, tutti, dormono sulla collina
Uno trapassò in una febbre
Uno fu arso nella miniera,
Uno fu ucciso in rissa,
uno morì in prigione,
uno cadde dal ponte lavorando per i suoi cari -
tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina
Dove sono Ella, Kate, Mag, Edith e Lizzie
la tenera, la semplice, la vociona, l’orgogliosa, la felice?
Tutte, tutte dormono sulla collina
Una morì di parto illecito,
una di amore contrastato,
una sotto le mani di un bruto in un bordello
una di orgoglio spezzato, mentre anelava al suo ideale,
una inseguendo la vita, lontano, in Londra e Parigi,
ma fu riportata nel piccolo spazio con Ella, con Kate, con Mag
tutte, tutte dormono sulla collina
Dove sono zio Isaac e la zia Emily,
e il vecchio Towny Kincaid e Sevigne Houghton,
e il maggiore Walker che aveva conosciuto
uomini venerabili della Rivoluzione?
Tutti, tutti dormono sulla collina.
Li riportarono, figlioli morti, dalla guerra
e figlie infrante dalla vita
e i loro figli orfani, piangenti -
tutti, tutti dormono, dormono dormono sulla collina
Dov’è quel vecchio suonatore Jones,
che giocò con la vita per tutti i novant’anni
fronteggiando il nevischio a petto nudo
bevendo, facendo chiasso, non pensando né a moglie né a parenti
né al denaro, né all’amore, né al cielo
Eccolo! Ciancia di fritture di tanti anni fa,
delle corse di tanti anni fa nel boschetto di Clary
di ciò che Abe Lincoln
disse una volta a Springfield.
George Gray
Molte volte ho studiato
La lapide che mi hanno scolpito:
una barca con vele ammainate, in un porto.
In realta’ non e’ questa la mia destinazione
ma la mia vita.
Perche’ l’amore mi si offri’ e io mi ritrassi dal suo inganno;
il dolore busso’ alla mia porta, e io ebbi paura;
l’ambizione mi chiamo’, ma io temetti gli imprevisti.
Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita.
E adesso so che bisogna alzare le vele
e prendere i venti del destino,
dovunque spingano la barca.
Dare un senso alla vita puo’ condurre a follia
ma una vita senza senso e’ la tortura
dell’inquietudine e del vano desiderio -
e’ una barca che anela al mare eppure lo teme”
Frank Drummer
Da una cella a questo luogo oscuro -
la morte a venticinque anni!
La mia lingua non poteva esprimere ciò che mi si agitava dentro,
e il villaggio mi prese per scemo.
Eppure all’inizio c’era una visione chiara,
un proposito alto e pressante, nella mia anima,
che mi spinse a cercar d’imparare a memoria
l’Enciclopedia Britannica!
Il Giudice Selah Lively
Immaginate di essere alto cinque piedi e due pollici
e di aver cominciato come garzone droghiere
finché, studiando legge di notte,
siete riuscito a diventar procuratore.
E immaginate che, a forza di zelo
e di frequenza in chiesa,
siate diventato l’uomo di Thomas Rhodes,
quello che raccoglieva obbligazioni ed ipoteche,
e rappresentava le vedove
davanti alla corte. E che nessuno smettesse
di burlarsi della vostra statura,
e deridervi per gli abiti e gli stivali lucidi.
Infine voi diventate il Giudice.
Ora Jefferson Howard e Kinsey Keene
e Harmon Whitney e tutti i pezzi grossi
che vi avevano schernito sono costretti a stare in piedi
davanti alla sbarra e pronunciare “Vostro Onore”.
Be’, non vi par naturale
che gliel’abbia fatta pagare?
Wendell P. Bloyd
Cominciarono ad accusarmi di libertinaggio,
non essendoci leggi antiblasfeme.
Poi mi rinchiusero per pazzo,
e qui un infermiere cattolico mi uccise di botte.
La mia colpa fu questa:
dissi che Dio mentì ad Adamo, e gli assegnò
di condurre una vita da scemo,
d’ignorare che al mondo c’è il bene e c’è il male.
E quando Adamo imbrogliò Dio mangiando la mela
e si rese conto della menzogna,
Dio lo scacciò dall’Eden per impedirgli di cogliere
il frutto della vita immortale.
Santo cielo, voi gente assennata,
ecco ciò che Dio stesso ne dice nel Genesi:
“E il Signore Iddio disse: Ecco che l’uomo
è diventato come uno di noi” (un po’ d’invidia, vedete)
“a conoscere il bene e il male” (la menzogna che tutto sia bene!);
“e allora perché non allungasse la mano a prendere
anche dell’albero della vita e mangiarne, e non vivesse eterno;
per questo il Signore Iddio lo scacciò dal giardino dell’Eden”.
(La ragione per cui io credo che Dio crocifiggesse Suo Figlio,
per uscire da quel brutto pasticcio, è che ciò è proprio degno di Lui
Francis Turner
Io non potevo correre né giocare
quand’ero ragazzo.
Quando fui uomo, potei solo sorseggiare alla coppa,
non bere -
perché la scarlattina mi aveva lasciato il cuore malato.
Eppure giaccio qui
blandito da un segreto che solo Mary conosce:
c’è un giardino di acacie,
di catalpe e di pergole addolcite da viti -
là, in quel pomeriggio di giugno
al fianco di Mary -
mentre la baciavo con l’anima sulle labbra,
l’anima d’improvviso mi fuggì.
Il dottor Siegfried Iseman
Dissi, quando mi consegnarono il diploma,
dissi a me stesso che sarei stato buono
e saggio e caritatevole col prossimo;
dissi che avrei trasportato il Credo cristiano
nella pratica della medicina!
Ma, non so come, il mondo e gli altri dottori
subodorano ciò che si ha in cuore non appena si prende
questa magnanima risoluzione.
E il sistema è pigliarvi per fame
Da voi non verranno che i poveri.
Voi vi accorgerete troppo tardi che fare il dottore
non è che un modo di guadagnarsi la vita.
E quando siete povero e dovete reggere
il Credo cristiano e la moglie e i figli
tutto sulla vostra schiena, è troppo!
Ecco perché fabbricai l’Elisir di Giovinezza,
che mi portò alla prigione di Peoria
bollato come truffatore e imbroglione
dall’integerrimo Giudice Federale!
Trainor, il farmacista
Soltanto un chimico può dire, e non sempre,
che cosa uscirà dalla combinazione
di fluidi o di solidi.
E chi può dire
come uomini e donne reagiranno
fra loro, e quali bambini nasceranno?
C’erano Benjamin Pantier e sua moglie,
buoni in se stessi, ma cattivi l’un l’altro:
ossigeno lui, lei idrogeno,
il figlio un fuoco devastatore.
Io, Trainor, il farmacista, mescolatore di elementi chimici,
morto mentre facevo un esperimento,
vissi senza sposarmi
Dippold, l’Ottico
Che cosa vedete adesso?
Globi di rosso, giallo, porpora.
Un momento! E adesso?
Mio padre e mia madre e le mie sorelle
Sì. E adesso?
Cavalieri in armi, belle donne, visi gentili.
Provate questa.
Un campo di grano - una città.
Benissimo! E adesso?
Una donna giovane e angeli chini su di lei.
Una lente più forte! E adesso?
Molte donne dagli occhi vivi e labbra schiuse.
Provate queste.
Soltanto un bicchiere sul tavolo.
Oh, capisco! Provate questa lente!
Soltanto uno spazio vuoto, non vedo nulla in particolare.
Bene, adesso!
Pini, un lago, un cielo d’estate.
Questa va meglio. E adesso?
Un libro.
Leggetemi una pagina.
Non posso. Gli occhi mi sfuggono al di là della pagina.
Provate questa lente.
Abissi d’aria.
Ottima! E adesso?
Luce, soltanto luce che trasforma il mondo in un giocattolo.
Benissimo, faremo gli occhiali così.
Il suonatore Jones
La terra ti suscita
vibrazioni nel cuore: sei tu.
E se la gente sa che sai suonare,
suonare ti tocca, per tutta la vita.
Che cosa vedi, una messe di trifoglio?
O un largo prato tra te e il fiume?
Nella meliga è il vento; ti freghi le mani
perché i buoi saran pronti al mercato;
o ti accade di udire un fruscio di gonnelle
come al Boschetto quando ballano le ragazze.
Per Cooney Potter una pila di polvere
o un vortice di foglie volevan dire siccità;
a me pareva fosse Sammy Testa-rossa
quando fa il passo sul motivo di Toor-a-Loor.
Come potevo coltivare le mie terre,
- non parliamo di ingrandirle -
con la ridda di corni, fagotti e ottavini
che cornacchie e pettirossi mi muovevano in testa,
e il cigolìo di un molino a vento - solo questo?
Mai una volta diedi mani all’aratro,
che qualcuno non si fermasse nella strada
e mi chiedesse per un ballo o una merenda.
Finii con le stesse terre,
finii con un violino spaccato -
e un ridere rauco e ricordi,
e nemmeno un rimpianto
Knowlt Hoheimer, Lydia Puckett
Knowlt Hoheimer
Io fui il primo frutto della battaglia di Missionary Ridge.
Quando sentii la pallottola entrarmi nel cuore
desiderai di essere rimasto a casa e finito in prigione
per il furto dei porci di Curl Trenary,
invece di fuggire e di arruolarmi.
Mille volte meglio la galera della contea
che giacere sotto questa figura di marmo con le ali,
e questo piedistallo di granito
che ha incise le parole “Pro Patria”.
Tanto, che vogliono dire?
Lydia Puckett
Knowlt Hoheimer fuggì alla guerra
il giorno prima che Curl Trenary
presentò la denuncia al giudice Arnett
per il furto dei porci.
Ma non è per questo che si fece soldato.
Mi sorprese a farmela con Lucius Atherton.
Litigammo e io gli dissi che mai più
avrei voluto incontrarlo.
Allora rubò i porci e andò alla guerra -
Dietro ciascun soldato c’è una donna.
Il dottor Meyers, Mrs. Meyers, “Butch” Weldy
Il dottor Meyers
Nessun altro uomo, a meno che non fosse il Dott. Hill,
fece più di me per la gente di questa città.
E tutti i deboli, gli storpi, gli imprevidenti
e quelli che non potevano pagare accorrevano da me.
Io avevo buon cuore, il bonaccione Dottor Meyers.
Ero sano, felice, stavo bene finanziariamente,
benedetto da una compagna congeniale, i figli cresciuti,
tutti sposati e ben sistemati.
E poi una notte, Minerva, la poetessa,
venne da me nei pasticci, piangendo.
Io cercai di aiutarla - morì -
Mi accusarono, i giornali mi coprirono d’infamia,
mia moglie morì di crepacuore.
Io fui stroncato dalla polmonite.
Mrs. Meyers
Protestò tutta la sua vita
che i giornali mentirono su di lui malvagiamente;
che non aveva colpa della disgrazia di Minerva,
ma aveva solo cercato di aiutarla.
Pover’uomo, così affondato nel peccato non vedeva
che anche cercando di aiutarla, come lui diceva,
aveva infranto la legge umana e divina.
Viandanti, per voi un antico ammonimento:
e vostra sarà la strada della letizia,
e i vostri sentieri della pace,
amate Dio e osservate i suoi comandamenti.
“Butch” Weldy
Dopo che mi convertii e misi testa a partito
mi diedero un lavoro alla fabbrica di scatolame,
e ogni mattina dovevo riempire di benzina
il serbatoio nel cortile,
che alimentava i tubi lanciafiamme nei capannoni
per arroventare i saldatori.
E per farlo salivo una scaletta traballante,
portando secchi pieni di quella roba.
Una mattima, mentre stavo là in piedi a versare,
l’aria si fece immobile e sembrò ansimare,
io saltai in aria mentre il serbatoio esplodeva,
e caddi giù con tutt’e due le gambe spezzate,
e i miei occhi bruciavano friccicanti come due uova al tegame
poichè qualcuno aveva lasciato acceso un tubo
e qualcosa risucchiò la fiamma nel serbatoio.
Il Giudice Distrettuale disse che chiunque l’avesse fatto
era un servo pari mio, e quindi
il figlio del vecchio Rodhes non mi doveva nulla.
E io sedevo sul banco dei testimoni, cieco
come Jack il Violinista, continuando a ripetere,
“Non l’avevo mai visto in vita mia”.
Jones l’indignato
Voi non ci credereste, vero,
che discendevo da una buona razza gallese?
Che il mio sangue era più puro di questa faccia bianca di qui?
E di più diretto lignaggio di quelli del New England
e quelli della Virginia di Spoon River?
Non ci credereste che ero stato a scuola
e avevo letto dei libri.
Voi mi vedeste soltanto come un uomo finito
con la barba e i capelli arruffati
e i vestiti a brandelli.
A volte la vita di un uomo si traforma in un cancro
per le ammaccature continue,
e si gonfia in una massa violacea,
come le escrescenze sui gambi di granturco.
E io ero là, un falegname, infangato in un pantano di vita
in cui camminavo credendolo un prato,
con una sciattona per moglie, e Minerva, mia figlia,
che voi tormentaste e mandaste a morire.
Così strisciavo, strisciavo, come una lumaca attraverso i giorni
della mia vita.
Non udite più i miei passi al mattino,
risonanti sul marciapiede sordo,
mentre andavo al negozio a comprare un po’ di polenta
e un misero soldo di lardo.
Minerva Jones
Io sono Minerva, la poetessa del villaggio,
fischiata, schernita dagli screanzati della strada
per il mio corpo pesante, l’occhio storto e il passo rotolante,
e ancora peggio quando “Butch” Weldy
mi prese dopo una caccia brutale.
Mi lasciò al mio destino con il Dottor Mayers;
e io affondai nella morte, intirizzita dai piedi in su,
come chi scenda sempre più profondo in un torrente ghiacciato.
C’è qualcuno che vuole andare al giornale del paese,
a raccogliere in un libro i versi che scrissi? -
Avevo tanta sete d’amore!
Tanta fame di vita!
Daisy Fraser, Benjamin Fraser
Daisy Fraser
Avete mai sentito che il direttore di giornale Whedon
versasse all’erario parte del denaro che riceveva
per sostenere la nomina dei candidati?
O per scrivere in favore della fabbrica di scatolame
per ottenere gli investimenti della gente?
O per sopprimere gli imbrogli della banca,
quando era fradicia e pronta al fallimento?
Avete mai sentito che il Giudice Distrettuale
appoggiasse qualcuno eccetto la ferrovia “Q”,
o i banchieri? O che il Reverendo Peet o il Reverendo Sibley
dessero mai parte del loro stipendio, guadagnato per starsene
quieti,
o parlando come volevano i loro capi,
per la costruzione degli impianti idraulici?
Ma io - Daisy Fraser, che sempre passavo
per le strade attraverso file di ammicchi e sorrisi,
colpi di tosse e parole come “eccola che viene”,
non fui mai condotta innanzi al Giudice Arnett
senza contribuire per dieci dollari e le spese
al fondo scolastico di Spoon River!
Benjamin Fraser
I loro spiriti battevano sul mio
come le ali di mille farfalle.
Chiudevo gli occhi e avvertivo i loro spiriti vibrare.
Chiudevo gli occhi, pure sapevo quando le loro ciglia
frangiavano dagli occhi abbassati le gote,
e quando giravano la testa;
e quando gli abiti aderivano a loro,
o ricadevano in squisiti drappeggi.
I loro spiriti osservano la mia estasi
con sguardi ampi di stellare indifferenza.
I loro spiriti guardavano la mia tortura;
la bevevano come fosse l’acqua della vita;
con le gote arrossate, gli occhi illuminati
la fiamma ascendente della mia anima indorava i loro spiriti,
come le ali di una farfalla che all’improvviso varca la luce
del sole.
E invocavano da me la vita, vita, vita.
Ma prendendo la vita per me stesso,
afferrando e schiacciando le loro anime,
come un bambino schiaccia l’uva e beve
dalle sue palme il succo purpureo,
venni in questo vuoto senz’ali,
dove nè rosso, nè oro, nè il vino,
nè il ritmo della vita sono noti.
Reuben Pantier
Ebbene, Emily Sparks, le tue preghiere non furono sprecate,
il tuo amore non fu tutto invano.
Io devo tutto ciò che fui in vita
alla tua speranza che non voleva disperare di me.
Al tuo amore che mi vedeva ancora buono come un tempo.
Cara Emily Sparks, lascia che ti racconti la mia storia.
Non dirò degli effetti su di me di mio padre e mia madre;
la figlia della modista mi cacciò nei guai
e io ne me andai per il mondo,
dove incontrai ogni noto periglio
di vino e donne e gioia della vita.
Una notte, in una stanza della Rue de Rivoli,
bevevo vino con una cocotte dagli occhi neri,
e le lacrime m’inondarono gli occhi.
Lei credette che fossero lacrime amorose e sorrise
pensando di avermi conquistato.
Ma la mia anima era tremila miglia lontano,
nei giorni in cui tu mi facevi scuola a Spoon River.
E proprio perchè tu non potevi più amarmi,
nè pregare per me, nè scrivermi lettere,
l’eterno silenzio di te parlò in vece tua.
E la cocotte dagli occhi neri prese le lacrime per sue,
insieme agli ingannevoli baci che le diedi.
In qualche modo, da quell’ora, io ebbi una nuova visione -
Cara Emily Sparks!
Emily Sparks
Dove sarà il mio ragazzo, il mio ragazzo -
in quale parte del mondo?
Il ragazzo che amavo più di tutti a scuola? -
Io, la maestra, la zitella, il vergine cuore,
che feci di tutti loro i miei figli.
Seppi conoscere veramente il mio ragazzo,
credendolo uno spirito ardente,
attivo, sospinto da continue aspirazioni?
Oh, ragazzo, ragazzo, per cui pregai e pregai
in più di un’ora notturna di veglia,
ricordi la lettera che ti scrissi
sul bellissimo amore di Cristo?
E che tu l’abbia ricevuta o no,
ragazzo mio, ovunque tu sia,
lavora per il bene della tua anima,
chè tutta l’argilla in te, tutta la scoria in te,
possa cedere al fuoco che è in te,
fino a che il fuoco non sia altro che luce…
altro che luce!
Benjamin Pantier, Mrs. Benjamin Pantier
Benjamin Pantier
Insieme in questa tomba giacciono Benjamin Pantier, avvocato,
e Nig, il suo cane, compagno costante, conforto e amico.
Giù per la strada grigia, amici, bambini, uomini e donne,
ad uno ad uno passati dalla vita, mi lasciarono finchè non fui
solo
con Nig come socio, a dividere il mio letto e le mie bevute.
Nel mattino della vita conobbi l’aspirazione e vidi la gloria.
Poi lei, che mi sopravvive, intrappolò la mia anima
con una trappola che mi dissanguò,
fino a che io, un tempo forte di volontà, giacqui spezzato,
indifferente,
vivendo con Nig in una stanza sul retro di un ufficio buio.
Sotto la mia mascella è accoccolato il naso ossuto di Nig -
la nostra storia è perduta nel silenzio. Passaci accanto, folle
mondo!
Mrs. Benjamin Pantier
Lo so che ha detto che gli intrappolai l’anima
con una trappola che lo dissanguò.
E tutti gli uomini lo amavano,
e quasi tutte le donne lo compiangevano.
Ma supponete di essere una vera signora, dai gusti delicati,
di detestare l’odore del whiskey e di cipolle,
e il ritmo dell’Ode di Wordsworth vi palpiti nell’orecchio,
mentre lui se ne va in giro da mane a sera
ripetendo piccoli brani di quella gran banalità:
“Oh, perchè lo spirito dei mortali dev’essere fiero?”.
E poi supponete:
voi siete una donna ben dotata,
e l’unico uomo con cui la legge e la moralità
vi permettono di avere rapporti coniugali
è proprio l’uomo che vi riempie di disgusto
ogni volta che ci pensate - mentre ci pensate
ogni volta che lo vedete?
Per questo lo spinsi fuori di casa
a vivere con il suo cane in una stanza buia
sul retro del suo ufficio.
Il giudice Somers, Kinsey Keene
Il giudice Somers
Come si spiega, ditemi
che io che ero il più erudito degli avvocati,
che conoscevo Blackstone e Coke
quasi a memoria, che tenni la più bella concione
che avesse mai udito la Corte, e scrissi
un discorso che meritò le lodi del Giudice Breese -
come si spiega, ditemi,
che io giaccio qui ignoto, dimenticato,
mentre Chase Henry, l’ubriacone del paese,
ha un cippo di marmo, sormontato da un’urna,
in cui la Natura, per un ironico capriccio,
ha seminato un’erba che fiorisce?
Kinsey Keene
Ascoltate, Thomas Rhodes, presidente della banca:
Coolbaugh Whedon, direttore dell’Argus;
Reverendo Peet, pastore della chiesa principale;
A.D. Blood, più volte sindaco di Spoon River;
e infine tutti voi, membri della Società del Buon Costume -
ascoltate le parole del Cambronne morituro
in piedi con gli eroici superstiti
della Guardia di Napoleone a Mont Saint-Jean
sul campo dibattaglia di Waterloo,
allorchè Maitland, l’Inglese, gridò loro:
“Arrendetevi, prodi Francesi!” -
Là sul finir del giorno con la battaglia irrimediabilmente perduta,
e orde di uomini ormai non più esercito
del grande Napoleone
ondeggianti sul campo come laceri brandelli
di nuvole tonanti nella tempesta.
Ebbene, ciò che Cambronne disse a Maitland
prima che il fuoco inglese radesse il ciglio della colliina
contro la luce agonizzante del giorno
io dico a voi, e a tutti voi,
e a te, o Mondo.
E v’incarico di scolpirlo
sulla mia lapide.
Chase Henry, Harry Carey Goodhue
Chase Henry
In vita ero l’ubriacone del paese;
quando morii il prete mi negò la sepoltura
in terra consacrata.
Il che si rivelò la mia fortuna.
Perchè i Protestanti comprarono questo pezzo di terra,
e vi seppellirono il mio corpo,
vicino alla tomba del banchiere Nicholas
e di sua moglie Priscilla.
Prendete nota, anime prudenti e pie,
delle controcorrenti della vita
che portano onore ai morti, che vissero nell’onta.
Harry Carey Goodhue
Non vi sorprendeste mai, balordi di Spoon River,
quando Chase Henry votò contro i saloons per vendicarsi di esserne stato bandito.
Ma nessuno di voi fu abbastanza sagace
da seguire i miei passi, o da individuarmi
come fratello spirituale di Chase.
Vi ricordate quando mossi guerra
alla banca e alla combutta del tribunale,
perchè intascavano gli interessi dei fondi pubblici?
E quando mossi guerra ai nostri dignatari
perchè facevano dei poveri le bestie da soma delle tasse?
E quando mossi guerra agli impianti idraulici
che rubavano le strade rincarando le tariffe?
E quando mossi guerra agli affaristi
che combattevano me in queste guerre?
E allora ricordate:
che alzandomi barcollando dalle rovine della sconfitta,
e dalle rovine di una carriera demolita,
estrassi dal mio manto l’ultimo ideale,
nascosto agli occhi di tutti fino allora,
come la preziosa mandibola d’asino,
e sconfissi la banca e gli impianti idraulici,
e gli uomini d’affari col proibizionismo,
e feci pagare a Spoon River il prezzo
delle battaglie che avevo perduto?
Serepta Mason, Amanda Barker, Costance Hately
Serepta Mason
La corolla della mia vita avrebbe potuto sbocciare da ogni lato
se un vento crudele non avesse tarpato i miei petali
sul lato che voi nel villaggio potevate vedere.
Dalla polvere innalzo una voce di protesta:
il mio lato in fiore non lo vedeste mai!
Voi che vivete, siete davvero degli sciocchi,
voi che non conoscete le vie del vento
e le forze invisibili
che governano il processo della vita.
Amanda Barker
Henry mi rese madre,
sapendo che non potevo mettere al mondo una vita
senza perdere la mia.
Nella mia giovinezza quindi varcai i portali della polvere.
Viandante, si crede nel villaggio dove vissi
che Henry mi amasse con l’amore di un marito,
ma io proclamo dalla polvere
che lui mi uccise per gratificare il suo odio.
Costance Hately
Tu lodi il sacrificio di me, Spoon River,
perchè allevai Irene e Mary,
orfane della mia sorella maggiore!
E tu censuri Irene e Mary
per il loro disprezzo di me!
Ma non lodare il mio sacrificio,
e non censurare il loro disprezzo;
le allevai, ebbi cura di loro, è vero -
ma avvelenai la mia generosità
con continui rinfacci della loro dipendenza.
Cassius Hueffer
Hanno inciso sulla mia lapide le parole:
“Generosa fu la sua vita, e gli elementi così frammisti in lui
che la natura potrebbe levarsi in piedi e dire a tutto il mondo,
questi fu un uomo”.
Coloro che mi conobbero sorridono
mentre leggono questa vuota retorica.
Il mio epitaffio avrebbe dovuto essere:
“La vita non gli fu generosa,
e gli elementi così frammisti in lui
che egli mosse guerra alla vita,
e ne rimase ucciso”.
Mentre ero in vita non potei fronteggiare le lingue della calunnia,
ora che sono morto devo sottomettermi a un epitaffio
scritto da uno sciocco!
Hod Putt, Ollie McGee, Fletcher McGee, Robert Fulton Tanner
Hod Putt
Qui giaccio accanto alla tomba
del Vecchio Bill Piersol,
che s’arricchì commerciando con gli Indiani, e che
più tardi profittò della legge sulla bancarotta
e ne riemerse più ricco che mai.
Io per me, stanco della fatica e della povertà
e vedendo come il Vecchio Bill e altri s’arricchivano,
derubai un viaggiatore una notte vicino al Boschetto di Proctor,
uccidendolo per caso mentre gli rubavo,
per cui fui processato e impiccato,
quello fu il mio modo di fare bancarotta.
Ora noi che, ognuno a suo modo, profittammo della legge sulla
bancarotta,
dormiamo in pace uno a fianco all’altro.
Ollie McGee
Avete visto camminare per il villaggio
un uomo con la faccia scavata e gli occhi bassi?
E’ mio marito che, per una crudeltà segreta
da non ridirsi, mi rubò gioventù e bellezza;
fino a che, rugosa e con i denti gialli,
e con l’orgoglio spezzato e un’umiltà infamante,
sprofondai nella tomba.
Ma cosa credete che roda il cuore a mio marito?
Il volto di quello che ero, il volto di quel che subii!
Questi lo spingono al luogo dove giaccio.
Nella morte, perciò, son vendicata.
Fletcher McGee
Mi prese la forza minuto per minuto,
mi prese la vita ora per ora,
mi prosciugò come una luna accesa dalla febbre
essicca il mondo nel suo giro.
I giorni passavano come ombre,
i minuti rotavano come stelle.
Mi prese la pietà del cuore,
e la tramutò in sorrisi.
Era un pugno di creta da scultore,
e i miei pensieri segreti erano dita:
volavano dietro la sua fronte pensosa
e la solcavano in profondo con la pena.
Fissarono le sue labbra; afflosciarono le sue gote,
abbassarono i suoi occhi col dolore.
La mia anima aveva penetrato la creta,
lottando con sette demoni.
Non era mia, non era sua;
lei la teneva, ma queste lotte
plasmarono un viso che lei odiava,
e un viso ch’io temevo di vedere.
Colpii le finestre, scossi i paletti.
Mi nascosi in un angolo -
E poi lei morì e mi perseguitò col suo spettro,
e mi perseguitò finchè non fui morto.
Robert Fulton Tanner
Se un uomo potesse mordere la gigantesca mano
che lo cattura e lo distrugge,
come io fui morso da un ratto
mentre esibivo la mia trappola brevettata,
nel mio negozio di ferramenta quel giorno.
Ma un uomo non può mai vendicarsi
di quell’orco mostruoso che è la Vita.
Tu entri nella stanza - e questo è nascere;
e poi devi vivere - sgobbarti l’anima,
ah! l’esca che tu brami è ora in vista:
una donna coi soldi che ti vuoi sposare,
prestigio, posizione o potere nel mondo.
Ma c’è lavoro da fare e cose da conquistare -
oh, sì! i fili che schermano l’esca.
Alla fine sei dentro - ma senti un passo:
l’orco, la Vita, entra nella stanza,
(stava aspettando e ha udito la molla scattare)
per guardarti mentre rosicchi lo stupendo formaggio,
e fissarti coi suoi occhi ardenti,
e accigliarsi e ridere, e deriderti e ingiuriarti,
mentre corri su e giù nella trappola,
fino a che la tua angoscia l’annoia.


L'antologia di Spoon River, quelle poesie che tutti crediamo di aver letto perchè abbiamo cantato De Andrè (che, anche lui ha dovuto selezionare, lasciandone molte all'oblio delle masse).
RispondiEliminaIo, apprendo da te che De Andrè ha cantato una selezione dell'antologia di Spoon River,riconosco la mia ignoranza pur amando molto della produzione di FDA , mentre ho letto più di una volta l'antologia di Spoon River :).
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