giovedì 1 ottobre 2009

Senza che tu lo sappia - dal diario di Silvano Agosti


Tu sei forse ciò che mi resta
Da imparare della vita
se offri risposte
Che nessuno
Osa dare.
Tu
Che mi offri la nudità del silenzio
Senza mai chiedere nulla in cambio

E sciogli i legami della musica,

Come fa il vento, coi rami
Di salici e betulle.
Ora so bene
Che se dio fosse Donna
Sarebbe più facile

Ospitarlo nel cuore
Come accade con te

Giorno dopo giorno
Con immutabile delizia.
Quando gli sguardi svaniscono
E ci uniamo nell’incanto,
ogni volta per sempre.

2 commenti:

  1. Molto bella davvero, non finisco mai di stupirmi nel leggere arcobaleni per la memoria,complimenti.
    Maurizio.

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  2. GRazie per le visite ...un saluto affettuoso

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