Ci sono distanze che mordono.
Non sono sulla carta, ma nella scelta di chi non fa scelte.
Appaiono come labirinti confusi, incroci senza mistero né arte.
Richiusi in mani inerti o in occhi nemmeno appoggiati.
E' in quelle distanze che si scappa o si affonda.
Limbi assordanti di silenzio, raccolte umide di labbra
che possono solo essere ricordate.
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