martedì 8 giugno 2010

Posso scrivere i versi più tristi questa notte.

Scrivere per esempio: ” La notte è stellata,

e tremano, azzurri, gli astri, in lontananza “.

Il vento della notte gira nel cielo e canta.

Posso scrivere i versi più tristi questa notte.

Io l’ho amata e a volte anche lei mi amava.

in notti come questa l’ho tenuta tra le braccia.

L’ho baciata tante volte sotto il cielo infinito.

Lei mi ha amato e a volte anch’io l’amavo.

come non amare i suoi grandi occhi fissi.

Posso scrivere i versi più tristi questa notte.

Pensare che non l’ho più. Sentire che l’ho perduta.

Sentire la notte immensa, ancor più immensa senza lei.

E il verso scende sull’anima come la rugiada sul prato.

Poco importa che il mio amore non abbia saputo fermarla.

La notte è stellata e lei non è con me.

Questo è tutto. Lontano, qualcuno canta.

Lontano.

La mia anima non si rassegna d’averla persa.

Come per avvicinarla, il mio sguardo la cerca.

Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.

La stessa notte che sbianca gli stessi alberi.

Noi, quelli d’allora, già non siamo gli stessi.

Io non l’amo più, è vero, ma quanto l’ho amata.

La mia voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti.

Ormai non l’amo più , è vero, ma forse l’amo ancora.

E’ così breve l’amore e così lungo l’oblio.

E siccome in notti come questa l’ho tenuta tra le braccia,

la mia anima non si rassegna d’averla perduta.

Benchè questo sia l’ultimo dolore che lei mi causa,

e questi gli ultimi versi che io le scrivo.


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