domenica 29 agosto 2010

Solipsismo


Il solipsismo (dal latino solus (solo) e ipse (stesso), ossia "solo se stesso") è la credenza secondo cui tutto quello che l'individuo percepisce venga creato dalla propria conoscenza. Di conseguenza, tutte le azioni e tutto quello che fa l'individuo fa parte di una morale prestabilita dal proprio io, ubbidendo pertanto solamente a quello che quest'ultimo dice, al di là delle leggi prestabilite dal mondo esterno, da altre soggettività, quindi. Contrariamente alle altre credenze, che hanno leggi e regole stabilite secoli addietro, il solipsismo si distingue in quanto le leggi da rispettare provengono direttamente dagli stati più interni dell'individuo, e pertanto hanno una credenza e una validità molto più veritiera di tutte quelle regole che altri individui avrebbero stabilito per conto nostro: gli stessi "non uccidere" e "non rubare" sono tali in quanto l'io, in quanto la morale personale sa ed è convinta che queste due azioni sono sbagliate, al di là del fatto che appartengono a leggi esterne. Psicologicamente, se l'io non sente quello che sentono gli altri, non può di conseguenza viverlo in contemporanea: se l'individuo è arrabbiato, gli altri in contemporanea vivono non sentendo questo sentimento, e in un certo qualmodo l'individuo per gli altri non esiste. Tutti gli io hanno diversi modi d'approccio alla realtà, soggettiva e caratterizzata da diversi punti di vista.

1 commento:

  1. non avevo mai sentito parlare del solipsismo. a me sembra che sia, più che una credenza (brutta parola), la realtà. si perchè in fondo tutti ce ne freghiamo delle leggi, le rispettiamo perchè le "sentiamo" vere ma in definitiva non rubiamo solo perchè non ne abbiamo bisogno e non uccidiamo solo perchè non non si verificano le condizioni per.

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