domenica 4 gennaio 2009

Innamoramento



Nella fase dell'Innamoramento Catullo auspica che l'amore tra lui e la sua Lesbia possa diventare eterno e benedetto dagli Dei. Un esempio lo troviamo nel Carme 109, dove notiamo lo slancio di un sentimento puro, di una promessa eterna ("FOEDUS AMICITIAE"). Tuttavia, nell'invocazione agli Dei si percepisce il timore di una caduta

Ciò significa che il suo sentimento è avvertito anche come malattia ed il suo segnale di sofferenza è evidente nel Carme 72.

"Dicebas quondam solum te nosse Catullum,

Lesbia, nec prae me velle tenere Iovem.

Dilexi tum te non tantum ut vulgus amicam,

Sed pater ut gnatos diligit et generos.

Nunc te cognomi; quare etsi impensius uror,

Multo mi tamen es vilior et levior.

Qui potis est? inquis. Quod amantem iniuria talis

Cogit amare magis,sed bene velle minus"




"Una volta dicevi, Lesbia, "per me non c' è che Catullo,

neanche Giove vorrei al posto suo".

A quel tempo t'amavo, non come la gente un'amante,

ma come un padre ama i figli, ama i generi.

Adesso ti conosco. Per questo, se brucio di più,

mi vali molto meno. Mi sei molto di meno.

"E' tanto strano". Ma un'offesa così ti costringe

ad amare di più e a voler bene meno".

"

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