
Le bizzarrie della vita , e dei fatti che sembrano buttarti sotto gli occhi avvenimenti che altro non sono metafore della tua vita.
Stamane ero sull’autobus, che mi avrebbe portata poi a prenderne un altro per andare in ufficio , quando mi accorgo che questo è dietro, quindi frettolosamente scendo dal primo e cerco di raggiungere il secondo mezzo in partenza, ero equidistante da entrambi: dietro quello che avevo lasciato e davanti quello che avrei dovuto prendere e su cui non sono riuscita a salire.
Ero li come una scema in mezzo alla strada, con le mani in mano, io che odio stare con le mani in mano soprattutto se le mani sono le mie, perchè ho sempre pensato che le mani fossero fatte per stringere quella di un’altro. Sorridevo malinconicamente e pensavo a quelle donne che non si sa perché prendono subito la coincidenza , mai nessun ostacolo tra un autobus e l’altro. Io ormai adulta rincorro un autobus che non prenderò mai , e ciò nonostante quando sono felice se fossi intonata canterei, resto tra un bus dal quale sono scesa e uno sul quale non salirò, con l'identica paura di stare con le mani in mano, tra quello che è e che non sara', tra quello che ho e quello che non ho, non posso, non voglio, non so. Nel purgatorio terreno dell'indecisione .
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