martedì 3 marzo 2009

Socrate e l’amicizia

Socrate era uomo che godeva di grande stima presso gli ateniesi perché considerato un saggio. Ed era saggio davvero come si può rilevare leggendo il brano nel quale gli vogliono riferire qualcosa di negativo sul suo più caro amico. Socrate sa bene quanta distanza c’è spesso tra la realtà e il modo come viene raccontata e allora sottopone il suo interlocutore ad un interrogatorio che definisce del triplo filtraggio. Seguiamolo attentamente e scopriremo quanto potrà esserci utile in tanti momenti della vita. Le frasi che pronunciamo siano sempre conseguenti a certezze e mai a sentito dire ed abbiano una effettiva utilità.

“Socrate, lo sai cosa ho appena saputo riguardo il tuo più caro amico?”
“Aspetta un attimo!” Gli rispose Socrate
“prima che tu mi dica qualcosa, voglio fare il test del triplo filtraggio”
“Il test del triplo filtraggio?” chiese il conoscente, “esatto!” replicò Socrate.
“Prima che tu dica qualcosa sul mio miglior amico, ecco il primo test del filtraggio: la verità!”
“Sei sicuro che quello che mi vuoi raccontare è vero?”
“Beh no” rispose il conoscente “in effetti l’ho solo sentito dire…”
“Bene… quindi non sai se è vero oppure no. Quindi passiamo al secondo filtraggio: la bontà. Quello che mi vuoi raccontare è una cosa buona?”
“No, anzi!” rispose il conoscente.
“Bene, quindi mi vuoi raccontare qualcosa di negativo sul suo conto. Ed ora l’ultimo filtraggio: l’utilità! Quello che mi vuoi dire sul mio miglior amico, avrà una qualche utilità per me?”
“No penso proprio di no”
” E allora” continuò Socrate “quello che mi vuoi raccontare non è vero, non è niente di buono e non mi è di utilità! E allora perché raccontarmelo?”

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