martedì 17 febbraio 2009

dal DIARIO AZZURRO di SILVANO AGOSTI


Quelli che seguono sono i versi di una poesia che SILVANO AGOSTI ha dedicato ad un suo amico, rinchiuso nel manicomio di Gorizia e che ha passato anni a sbucciare una mela invisibile.


Lascia che il mio sguardo
ti accarezzi il viso
Mentre sei intento
A sbucciare una mela
Che esiste solo per te.

Dove trovi la radiosa energia
Di non temere i giudizi
nè lo scherno, di chi vede
appollaiata sul tuo volto,
Come un condor bianco,
Sua maestà la follia?

Insegnami a frequentare
L’invisibile e il nulla
Nella sublime intimità
Di chi ha già perso tutto.
Ho visto la tua mela
Invadere il tuo sguardo
Mentre tu finalmente
Ti chinavi quieto
A coglierne uno spicchio
Caduto a terra.

2 commenti:

  1. Mi hai fatto cogliere per caso quel delicato spicchio di mela caduto a terra. Grazie

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  2. Grazie a te anonimo per essere passato e aver lasciato un segno
    Lisa

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